PITTOGRAMMA ॐ







Il pittogramma stilizzato AUM o OM  è un elemento iconografico, simbolico ed antropologico tipicamente induista assimilato nel tempo anche da altre culture spirituali tra cui quella buddhista.
Esso è il seme (bīja), la sillaba unica ed eterna, il simbolo più astratto del divino.
È un mantra, un’emissione sonora che, andando oltre la semplice enunciazione dirige l’energia nella trasformazione spirituale.
Ma l’AUM non è una semplice formula sonora, esso è la madre di tutti i mantra o il mantra radice (mula mantra).
È costituito da un solo monosillabo denso però di significato attivo.
È infatti il Soffio Creatore Originario che esprime la divinità proiettandola all’esterno e che contemporaneamente attua un lavorio di risveglio e guida nella realizzazione interiore.
Esso permette così di entrare in uno stato di consapevolezza e di ricondurre la molteplicità all’unità.
Colui che medita attraverso tale simbolo diventa un tutt’uno con esso.
Il suono AUM precede la creazione e la realtà tutta è tenuta insieme dalle vibrazioni emesse da quest’unica sillaba sacra.
Ecco che essa viene anche detta pranava in quanto il suo suono emana dal prana, l’energia vitale percepita sottoforma di soffio o respiro, che permea l’universo.
Il suono AUM, utilizzato come invocazione iniziale di molti mantra o come formula indipendente,  viene scandito in quattro parti.
La prima lettera: A è legata alla figura di Brahmā, colui che crea. Il suono va emesso a partire dall’ombelico per concludersi a livello della gola.
La seconda lettera: U a Vishnu, il conservatore. L’emissione in questo caso prevede lo spostamento della lingua in avanti.
La terza lettera: M si lega alla figura di Shiva colui che dissolve e trasforma. L’emissione viene eseguita attraverso le labbra con la vibrazione che da nasale si conclude poi sulla sommità del capo a livello del settimo chakra (Sahasrara).
A, U ed M rappresentano così il concetto hindu della trinità o Trimurti (triplice forma).
Infine il quarto ed ultimo elemento è costituito da un punto apposto su di uno spicchio di luna  crescente ( Chandra Bindu).
Esso trascende la trinità in favore dell’unità.
Corrispondente al silenzio consapevole permette la cessazione di ogni legame con il mondo empirico e favorisce il riflusso nell’ Assoluto.




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